La Gen Z voterà al prossimo Referendum: la voglia di partecipare c’è, ed è tanta. Lo abbiamo chiesto direttamente alla nostra community di oltre 1.000.000 di studenti: oltre il 90% di chi ha risposto alla survey ha dichiarato che voterà al prossimo referendum dell’8 e 9 giugno. Un dato che parla chiaro e che smentisce i soliti cliché sulla Gen Z disinteressata o pigra.
Questa generazione vuole contare. Vuole far sentire la propria voce. Ma spesso, troppi ostacoli rendono il voto più complicato di quanto dovrebbe essere, soprattutto per chi studia lontano da casa.
🗳️La Gen Z voterà: si informa (ma deve fare tutto da sola)
Dalla nostra survey emerge che la Gen Z si sta informando: quasi 9 studenti su 10 dichiarano di aver raccolto almeno alcune informazioni sul referendum. Molti raccontano di averlo fatto in modo autonomo, sfruttando canali digitali, social, conversazioni con amici e compagni di corso.
Quando si entra nel merito del voto da fuorisede, il quadro si fa più articolato.
Voto da fuorisede: tra volontà e ostacoli pratici
Circa la metà degli studenti che hanno risposto alla nostra survey vive in una città diversa da quella di residenza.
Eppure, solo 1 su 3 ha effettivamente presentato la domanda per votare nel comune in cui studia.
Perché gli altri no?
Oltre il 50% non l’ha fatto per mancanza di tempo o di informazioni.
Il 13% non sapeva nemmeno che fosse possibile.
Dalle risposte emerge un mix di motivazioni: c’è chi ha scoperto troppo tardi come fare, chi non è riuscito a incastrarlo tra lezioni e impegni, e chi ha scelto di tornare a casa per votare; una decisione spesso sentita come dovere civico, ma che comporta stress, costi e organizzazione.
La Gen Z voterà al prossimo Referendum: è pronta. È il sistema che deve adattarsi.
Abbiamo chiesto anche: “Cosa renderebbe davvero più facile il voto per chi è fuori sede?”
📣 Le risposte più frequenti parlano chiaro:
- comunicazione più strutturata all’interno delle università;
- una piattaforma unica e centralizzata per la richiesta;
- tempistiche più lunghe e accessibili.
Quello che emerge è il desiderio di una partecipazione più semplice, moderna e compatibile con la vita da studenti.
Come ha scritto uno degli studenti della nostra community:
“Democrazia non significa solo avere il diritto di votare, ma anche poterlo esercitare davvero.”
La Gen Z ha le idee chiare e vuole essere protagonista.
Ma è il sistema che deve evolvere per diventare davvero inclusivo: accessibile, digitale e trasparente.
🎓 Universitybox dà voce agli studenti
Con questa survey abbiamo dato spazio, in modo diretto e senza filtri, al punto di vista della Gen Z su un tema che tocca da vicino il loro presente e il loro futuro.
💬 Continueremo a dare spazio alle opinioni degli studenti, a mettere in luce le loro richieste e a spingere per una partecipazione più semplice, concreta e alla portata di tutti.
Partecipa alle nostre prossime survey, entra nella community e aiutaci a costruire un futuro che parli davvero la lingua della Gen Z.
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